La comunicazione consapevole integra le tecniche di comunicazione non-violenta sviluppata da Marshall Rosemberg con altre tecniche di ascolto, dialogo e racconto verbali,non-verbali e para-verbali. L’insieme di questi metodi ha come obiettivo comune quello di esprimersi, dialogare e comprendersi vicendevolmente non a partire dal giudizio, ma dai bisogni profondi delle persone coinvolte, per abbassare il livello di conflitto e aumentare la possibilità di un incontro empatico e vero, in cui tutte le parti coinvolte si sentano comprese e viste.
Il percorso si articola nelle seguenti tappe
L’ascolto di me, dei miei bisogni, emozioni e desideri. L’ascolto della presenza dell’altro prima della parola. L’ascolto e l’osservazione dello spazio che abito. La comunicazione inizia prima della parola.
Il racconto di me. Qual è la mia storia, o meglio, quali sono le storie di me che mi rappresentano, che mi va di condividere, che mi fanno sentire bene con me stesso.
L’incontro con l’altro: come accorgermi se sono pronto ad ascoltare? Come ascoltare facendo sentire l’altro accolto? Come dialogare permettendo ad ognuna delle parti di avere spazio, senza interrompere? Come giocare il gioco della conversazione utilizzando tutte le mie risorse, i gesti, lo sguardo, il tono della voce, e non solo le parole?
Far sperimentare ai ragazzi e agli adulti un nuovo modo di esprimersi, ascoltare e dialogare.
Incentivare lo sviluppo di competenze trasversali fondamentali, quali l’ascolto attivo, la capacità di raccontarsi, l’osservazione partecipante, la gestione delle emozioni e la capacità di costruire relazioni efficaci, soddisfacenti e significative.
La comunicazione consapevole insegna a incontrare l’altro lì dov’è, nella sua originalità e individualità.